mercoledì 28 febbraio 2018

I sofisti e la paideia

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Durante il V sec. a.C., sotto la guida di Pericle, Atene raggiunge il suo periodo di massimo splendore sia dal punto di vista culturale che da quello politico. La città è infatti il luogo di maggiore attività dei sofistiSocrate e Platone. I sofisti erano coloro che facevano da insegnanti a pagamento agli aspiranti politici. I sofisti intendono insegnare l'aretè politica, quindi la capacità di sostenere in pubblico le proprie tesi e sconfiggere quelle avversarie. Tale virtù è basata quindi sulla dialettica e la retorica, le arti del linguaggio.
La DIALETTICA consiste in un serrato dialogo tra 2 persone nel quale ognuno cerca di provare la veridicità della sua tesi, confutando quella dell'avversario;
La RETORICA è invece un lungo discorso con cui persuadere un grande pubblico;
I sofisti sostengono inoltre che per un confronto verbale sia fondamentale disporre di un vasto sapere, per questo motivo cercano di insegnare un "sapere enciclopedico". Insegnano quindi anche la poesia, il mito e le scienze che costituiscono le basi della paideia greca, un insegnamento il cui obiettivo è la cultura generale.
I sofisti sostengono anche l'insegnabilità delle virtù che possono essere accessibili a tutti e quindi l'importanza dell'educazione e l'istruzione. All'interno della polis sono stati i primi insegnanti di professione che si sono dedicati alla formazione dell'uomo politico.

L'educazione ad Atene

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Ad Atene si sviluppa un modello educativo molto diverso da quello spartano, in questa polis fondamentale è il principio della Dike, la giustizia. La polis è infatti fondata sulla legge.
Anche Solone, legislatore vissuto tra il VII-VI sec. a.C. propone questo ideale attraverso i suoi testi poetici nei quali parla di buona legge, da lui detta Eunomia. L'aretè ateniese è intesa come una virtù civica, ovvero una forma di rispetto verso lo Stato e le sue leggi.
Nella scuola ateniese, come in quella spartana, vengono praticate attività come l'educazione fisica e la musica ma in più anche la lettura e la scrittura. La scuola ateniese è privata e le sue figure educative principali, sono le seguenti:
-GRAMMATISTES, insegnante di lettere;
-KHITARISTES, insegnate di musica;
-PAIDOTRIBES, istruttore di ginnastica che lavora nei gymnasia gestiti dallo stato;

La formazione dei ragazzi è suddivisa così:
-fino a 7 anni formazione familiare;
-dai 7ai14 anni maschi vanno nella scuola elementare di quartiere o in una privata;
-alcuni ragazzi dopo le elementari seguono corsi superiori per 4 anni;
-dai 18 ai 20 anni si entra a far parte della scuola militare;
I ragazzi vengono inoltre accompagnati a scuola da uno schiavo detto "pedagogo", cioè colui che guida il fanciullo. Contrariamente rispetto a quanto avviene a Sparta, le donne rimangono in casa.
La formazione culturale di Atene a come scopo il "buon cittadino".

L'educazione a Sparta

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Sparta è una polis caratterizzata da un'organizzazione di carattere militare e raggiunge il suo periodo di massimo splendore intorno al VII-VI sec. a.C. L'educazione, in questa polis, ha lo scopo di formare cittadini che sappiano difendere la città, quindi, bravi soldati. Lo Stato si occupa della formazione di questi ultimi e organizza il percorso formativo di ogni ragazzo nel seguente modo:
-fino ai 7 anni l'educazione veniva impartita all'interno della famiglia;
-lo Stato sottrae alle famiglie i figli maschi che hanno compiuto i 7 anni e li inserisce in fratellanze, ovvero gruppi suddivisi per fasce d'età. 7-11 anni= fanciulli  12-15 anni= ragazzi   16-20 anni= efebi
-dai 20 anni i giovani iniziavano a prendere parte alla vita adulta

L'educazione spartana non attribuisce grande importanza alla cultura, ogni insegnamento, anche la lettura (inni di guerra), ha finalità militare. Viene prestata grande attenzione allo sviluppo delle doti fisiche e allo studio di discipline quali la musica, la ginnastica e la marcia
Soprattutto nel periodo dell'efebato, i ragazzi erano sottoposti a dure prove di resistenza fisica e di addestramento militare. Successivamente, all'età di 20 anni, l'efebo può guidare un gruppo di ragazzi più piccoli. 

Sparta è un'eccezione rispetto al resto del mondo greco, infatti anche le donne ricevono un'educazione: esse sono destinate a dure prove, simili a quelle dei maschi, con il fine di partorire figli sani. Anche le donne, all'età di 7 anni, entrano a far parte di sorellanze

Per quanto riguarda la società spartana, essa è divisa in 3 classi
-SPARTIATI, hanno pieni diritti politici, si dedicano all'attività militare ma non possono praticare altre attività;
-PERIECI, uomini liberi, solitamente commercianti che non hanno però diritti politici in quanto non sono considerati cittadini;
-ILOTI, contadini, schiavi senza diritti;

lunedì 26 febbraio 2018

Esiodo

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Esiodo è il primo poeta greco di cui si abbiano notizie attendibili. Le sue due opere più famose sono la Teogonia e le Opere dei giorni, inizialmente considerate solo un assemblaggio di poesia, sono oggi riconosciute ad Esiodo. 
La Teogonia è un poema diviso in 1022 versi ed è probabilmente rimasto  incompiuto. Esso tratta il tema dell'origine dell'universo e chiarisce le generazioni degli dei corrispondenti ai 3 periodi della storia del mondo, Urano, Crono e Zeus
Le Opere dei giorni sono un poema diviso in 828 versi e affrontano i temi del lavoro e della giustizia attraverso i miti di Prometeo e quello delle Cinque età degli uomini.
Nei poemi, Esiodo descrive l'aretè del mondo contadino greco.

La Grecia arcaica

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La civiltà greca si sviluppa in un territorio caratterizzato da piccole isole e zone montuose. La forma di educazione più antica di questa civiltà sono i miti: in particolare due poemi, l'Iliade e l'Odissea. I due poemi risalgono all'VII sec. a.C. e al loro interno contengono informazioni di ogni genere, dalle tattiche di guerra all'origine del mondo e sono attribuiti ad Omero, un cantore cieco del quale si hanno relativamente poche informazioni.
Nei suoi poemi compare diverse volte il concetto di aretè, questa parola significa virtù, non solo intesa come virtù morale, ma anche come abilità o capacità. Per esempio, nell'Iliade, compare l'aretè guerriera, il poema tratta infatti il tema dell'assedio della città di Troia ad opera degli Achei. Anche attraverso i poemi viene quindi fatto capire che gli eroi sono modelli da prendere in considerazione.
Nell'Odissea, invece, che tratta il viaggio di Ulisse nel Mediterraneo, si mette in evidenza l'aretè intellettuale, infatti Ulisse viene spesso sottoposto a situazioni che richiedono la sua astuzia e intelligenza.
Questi poemi si pensa abbiano avuto la funzione di presentare delle virtù da seguire nella vita.

Dalla regola: l'importanza della lettura

Alla mensa dei monaci è indispensabile la presenza della lettura. Il confratello addetto alla lettura mantiene il suo incarico per ...