mercoledì 28 febbraio 2018

I sofisti e la paideia

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Durante il V sec. a.C., sotto la guida di Pericle, Atene raggiunge il suo periodo di massimo splendore sia dal punto di vista culturale che da quello politico. La città è infatti il luogo di maggiore attività dei sofistiSocrate e Platone. I sofisti erano coloro che facevano da insegnanti a pagamento agli aspiranti politici. I sofisti intendono insegnare l'aretè politica, quindi la capacità di sostenere in pubblico le proprie tesi e sconfiggere quelle avversarie. Tale virtù è basata quindi sulla dialettica e la retorica, le arti del linguaggio.
La DIALETTICA consiste in un serrato dialogo tra 2 persone nel quale ognuno cerca di provare la veridicità della sua tesi, confutando quella dell'avversario;
La RETORICA è invece un lungo discorso con cui persuadere un grande pubblico;
I sofisti sostengono inoltre che per un confronto verbale sia fondamentale disporre di un vasto sapere, per questo motivo cercano di insegnare un "sapere enciclopedico". Insegnano quindi anche la poesia, il mito e le scienze che costituiscono le basi della paideia greca, un insegnamento il cui obiettivo è la cultura generale.
I sofisti sostengono anche l'insegnabilità delle virtù che possono essere accessibili a tutti e quindi l'importanza dell'educazione e l'istruzione. All'interno della polis sono stati i primi insegnanti di professione che si sono dedicati alla formazione dell'uomo politico.

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