Successivamente al 380, anno in cui viene emesso l'Editto di Tessalonica (che proclama il cristianesimo religione ufficiale dell'impero), la Chiesa assume un ruolo sempre più importante anche nell'educazione giovanile. E' infatti la Chiesa che dal V-VI secolo garantisce l'istruzione nell'impero. Una tra le forme assunte dalla Chiesa è quella del monachesimo.
Il monachesimo nasce in oriente e si esprime con il desiderio di laici, spinti da una grande fede, di vivere una vita in povertà, votata al sacrificio e alla preghiera, basandosi sull'esempio di Gesù. Il movimento si organizza inizialmente in comunità aperte (laure) e successivamente in comunità con regole di vita (cenobi).
A partire dal VI secolo il movimento inizia a diffondersi anche in occidente per opera di Benedetto da Norcia. Egli elabora una regola di vita che venne messa per iscritto nel 580. Secondo Benedetto la vita del monaco deve essere caratterizzata dall'impegno quotidiano e dal lavoro manuale.
La vita dei monaci, all'interno della comunità, si svolge in modo che tutti siano occupati in attività come la coltivazione, l'artigianato ecc... le attività vengono assegnate dall'abate in base alle inclinazioni di ognuno.
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