Le prime scuole cristiane compaiono attorno al II sec. d.C. e oltre alla dottrina cristiana, insegnano anche la filosofia greca. Tra le più importanti scuole troviamo quella di Alessandria d'Egitto, che sorge nel 190: tale scuola prende il nome di Didaskaleion, i maestri erano infatti chiamati didaskaloi e tra loro operavano Panteno, Clemente Alessandrino e Origene. Le modalità di insegnamento e i contenuti insegnati non sono pervenuti, si presume però che si studiassero le 7 arti liberali (grammatica, logica, retorica, aritmetica, geometria, musica e astronomia) e che si tenessero conferenze religiose.
L'educazione complessiva al cristianesimo è detta catecumenato e prevede lo studio della Bibbia preparando all'ingresso nella comunità dei credenti.
Sono inoltre presenti 2 livelli formativi differenti:
INCIPIENTI: coloro che vengono preparati al battesimo;
COMPETENTI: coloro che ottengono una preparazione più approfondita;
Il battesimo viene successivamente spostato ai primi mesi di vita, il catecumenato non ha quindi più ragione di esistere e viene sostituito da scuole di teologia. Il battesimo è centrale per i cristiani, stabilisce infatti chi è idoneo a passare ad un fase superiore di studi, è infatti la testimonianza pubblica di fede.
Per quanto riguarda invece la filosofia greca, si incontra con nuove correnti, quali lo stoicismo, il neoplatonismo e i testi giudaici. I vari dibattiti filosofici influenzano la pratica didattica e l'educazione .
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