lunedì 28 maggio 2018

Dalla regola: l'importanza della lettura

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Alla mensa dei monaci è indispensabile la presenza della lettura. Il confratello addetto alla lettura mantiene il suo incarico per una settimana. L'addetto deve occuparsi delle orazioni di tutti, cosicché Dio possa allontanare da lui la superbia. Durante la lettura deve esserci silenzio e deve sentirsi solo la voce del lettore. Sono proibite le domande sulla lettura ed è proibito chiedere a qualcuno di passare qualcosa presente sulla tavola usando la voce. Il lettore prima di iniziare la lettura deve bere del vino per segno di rispetto alla comunione. Alla fine potrà pranzare con gli addetti alla cucina e i servienti. 

Dalla regola: severità e comprensione nell'educazione



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LA CORREZIONE DEI FANCIULLI IN ETA' MINORE
Tutti, fanciulli e adolescenti quando commettono qualche colpa devono essere puniti per mezzo di digiuni prolungati e di "battiture" se ritenuto necessario.

I VECCHI E I FANCIULLI 
Essi non sono tenuti al rispetto della regola per quanto riguarda l'alimentazione, in maniera troppo severa, poichè si tiene conto della loro debolezza, perciò essi possono anticipare le ore dei pasti.

LA CORREZIONE DI QUELLI CHE SBAGLIANO IN CORO 
Se qualcuno sbaglia nella recitazione di un salmo, deve umiliarsi davanti a tutti in quello stesso momento, altrimenti si procederà con una pena più pesante. Se invece tale errore dovesse essere compiuto da un bambino, la pena sarà la battitura.

LA CORREZIONE DI QUELLI CHE SBGALIANO IN QUALSIASI ALTRA COSA
Se qualcuno compie invece degli sbagli in qualsiasi altra attività in cui sia occupato, deve subito manifestare la sua colpa davanti all'abate, mentre, nel caso in cui  fosse qualcun altro ad annunciare all'abate degli errori di qualcuno, quest ultimo riceverebbe il doppio della pena. 
 

domenica 27 maggio 2018

Il maestro interiore


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Sant'Agostino ne "Il maestro"  chiarisce che l'unico maestro è nei cieli, riferendosi all'affermazione di Gesù nel Vangelo di Matteo. Inoltre ribadisce che il linguaggio ha un ruolo limitato rispetto alla conoscenza della verità poiché non ci consegna la verità stessa, ma ci spinge e incoraggia verso di essa.
L'opera è un discorso serrato con il figlio, sull'esempio dei dialoghi platonici.
Il figlio Adeodato ringrazia il padre per il discorso tenuto e afferma di avere imparato che tramite le parole appare poco di ciò che si pensa.

L'Europa e la cultura araba


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Rispetto all'Occidente latino, regredito culturalmente ed economicamente, l'islam per molti secoli si è rivelato più progredito. Portò numerosi contributi nella fisica, nella medicina e nella matematica: le parole algebra ed algoritmo devono la loro derivazione da matematici iraniani.
la letteratura araba si sviluppò, con finalità pedagogiche, in particolare a Baghdad e Bassora. L'opera più famosa rimane "Le mille e una notte", una raccolta di novelle elaborate tra il 900 e il 1500. La storia che fa da cornice  alle novelle è quella della regina Sherazade, che salva la propria vita raccontando storie.

Educazione e scuola nell'Islam

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Il Corano è un codice religioso, giuridico, morale e sociale ed è di conseguenza un codice generale di educazione che riguarda sia gli adulti sia i bambini. Le raccomandazioni e i divieti del Corano sono però destinati a al bambino ormai responsabile e all'adulto responsabile del bambino;
L'Islam è finalizzato a una formazione complessiva dell'essere umano: corpo, religione, spirito, istinti e sentimenti. L'educazione è una preparazione alla vera vita dell'aldilà e il bene e il male devono essere finalizzati al giudizio divino finale. Il bambino, fin da subito, impara che esiste una vita dopo la morte con dei premi o delle punizioni a seconda della vita terrena compiuta. L'educazione ha infatti una forte correlazione con la religione, vengono infatti trasmessi due valori fondamentali, la fede e la conoscenza che si acquisiscono mediante la rivelazione coranica.
Oltre al Corano, l'educazione islamica si richiama alla Sunna, un testo che riporta parole e azioni di Maometto. Per gli islamici l'istruzione è molto importante e si basa sulla memorizzazione di versetti del Corano, per cui è fondamentale la mnemotecnica, ovvero l'arte della memoria fin dalla scuola primaria.
L'istruzione secondaria, a partire dai quattordici anni, si basa sull'acquisizione di attività manuali e competenze specifiche come la predicazione. Quella superiore è riservata ai maschi ed avviene nelle moschee e nella madrasa, un collegio in cui convivono studenti e insegnanti. Si studiano il calendario liturgico, le tradizioni, matematica, filosofia, etica, musica, politica, medicina, astronomia.

 

Il mondo arabo preislamico- Maometto e l'Islam

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La civiltà araba, si sviluppa a partire dal VI-VII sec. d.C. grazie a Maometto, ovvero il fondatore di una religione monoteista, l'Islam. Prima dell'arrivo di Maometto, l'Arabia era un paese abitato unicamente da tribù nomadi: i beduini si spostavano portando con sé tutti i loro beni e le loro tradizioni venivano tramandate oralmente. Successivamente all'avvento dell'Islam, la civiltà araba si avvia, tutto ciò per merito di Maometto, il quale avrebbe ricevuto, nel 610, la rivelazione di Allah per mezzo dell'arcangelo Gabriele. Il libro sacro degli islamici è il Corano, il quale si pone inizialmente come un perfezionamento della Bibbia: Maometto sostiene di essere l'ultimo profeta. Nel Corano si afferma che tutti coloro che credono, in Allah o hanno altri tipi di fede, coloro che credono nell'Ultimo giorno e che compiono il bene, " non avranno nulla da temere e non saranno afflitti".
Il Corano è inizialmente trasmesso oralmente, poiché secondo una vecchia credenza, si diceva che Maometto non sapesse ne leggere ne scrivere; i suoi versetti venivano quindi recitati a memoria e solo dopo, nel 652 il califfo Uthman li trascriverà.
Il Corano fissa inoltre i 5 pilastri dell'Islam:
1. TESTIMONIANZA DI FEDE, Allah è l'unico Dio per gli islamici e Maometto è l'unico profeta;
2. 5 PREGHIERE QUOTIDIANE, al mattino, a mezzogiorno, a metà pomeriggio, al tramonto e 1 orz e mezza dopo il tramonto;
3. PAGAMENTO IMPOSTA CORANICA, il credente deve versare il 2,5% dei suoi averi;
4. IL PELLEGRINAGGIO  a La Mecca almeno una volta nella vita;
5. IL DIGIUNO-RAMADAN, per un mese, tutti i giorni dall'alba al tramonto, è obbligatorio praticare il digiuno.

venerdì 18 maggio 2018

Benedetto da Norcia e Cassiodoro: il monachesimo occidentale




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 Successivamente al 380, anno in cui viene emesso l'Editto di Tessalonica (che proclama il cristianesimo religione ufficiale dell'impero), la Chiesa assume un ruolo sempre più importante anche nell'educazione giovanile. E' infatti la Chiesa che dal V-VI secolo garantisce l'istruzione nell'impero. Una tra le forme assunte dalla Chiesa è quella del monachesimo.

Il monachesimo nasce in oriente e si esprime con il desiderio di laici, spinti da una grande fede, di vivere una vita in povertà, votata al sacrificio e alla preghiera, basandosi sull'esempio di Gesù. Il movimento si organizza inizialmente in comunità aperte (laure) e successivamente in comunità con regole di vita (cenobi).
A partire dal VI secolo il movimento inizia a diffondersi anche in occidente per opera di Benedetto da Norcia. Egli elabora una regola di vita che venne messa per iscritto nel 580. Secondo Benedetto la vita del monaco deve essere caratterizzata dall'impegno quotidiano e dal lavoro manuale.

La vita dei monaci, all'interno della comunità, si svolge in modo che tutti siano occupati in attività come la coltivazione, l'artigianato ecc... le attività vengono assegnate dall'abate in base alle inclinazioni di ognuno.





Dalla regola: l'importanza della lettura

Alla mensa dei monaci è indispensabile la presenza della lettura. Il confratello addetto alla lettura mantiene il suo incarico per ...